FIFA

Pareri a caldo sulla demo di Fifa 15

Fifa 15

Fifa 15, la principale causa di divorzio

Premessa: questo articolo è stato scritto da un videogiocatore passato a Fifa nel 2008, dopo anni di Pro Evolution Soccer e Winning Eleven. La demo è stata giocata su Xbox One.

Settembre.
Come ogni anno, in questo periodo, appena sveglio, il primo pensiero è stato “FifaFifaFifaFifaFifaFifaFifaFifaFifaFifaFifa” e sono corso in salotto ad accendere l’Xbox One per scaricare la demo – per l’appunto – di Fifa 15.

Dopo la prima partita ho avuto la sensazione di trovarmi davanti all’ennesimo capolavoro calcistico di EA Sports, con una grafica pazzesca, dei controlli intuitivi come sempre ed i portieri più reattivi; a malincuore, una volta finiti i 90 minuti, sono dovuto correre in ufficio con ancora negli occhi le nuove animazioni dei calciatori che mi hanno fatto spruzzare non poco e con in testa un solo obiettivo: provare con maggiore spirito critico il titolo, per stabilire se davvero ho tra le mani una nuova droga o se sono semplicemente estasiato da quel “15” subito dopo la parola Fifa, che varia di un’unità rispetto al “14” dello scorso anno.
8 ore di lavoro, 8 ore dedicate ad un solo pensiero: “Ma davvero è bello, ‘sto gioco?”. Torno a casa e vai di demo!

Mi accorgo che le animazioni dei calciatori sono effettivamente più numerose e cambiano parecchio tra giocatore e giocatore, la sorpresa più lieta è che i portieri sono davvero più pronti ed intelligenti: sembra che siano in grado di pensare – e bene -, difendendo al meglio la porta. Mentre giocavo, ho premuto più volte il pulsante “Menù” per mettere in pausa ed appuntare qualche pensiero sul mio blocknotes (sono piuttosto anziano, in alcuni momenti) ed ecco un’altra chicca che non mi aspettavo: vengono mostrati gli highlights automaticamente.
Sono stati accontentati i fan del gioco con la possibilità di avere maggiori opzioni durante le punizioni ed i calci d’angolo, c’è la possibilità di muovere in maniera indipendente un altro giocatore appostato in area, chiamando il pallone oppure cercando lo scontro fisico con gli avversari ed è stata aggiunta l’opportunità di eseguire rapidamente degli schemi con la croce direzionale, posizionando un uomo sul primo o sul secondo palo, al limite dell’area oppure disturbando l’estremo difensore.

Nonostante non abbia visto delle particolari differenze nel comportamento del pubblico (anzi, se si va proprio a ricercare il pelo nell’uovo, alcune persone sono proprio le stesse, per esempio è sempre presente una donna con i capelli a caschetto, ormai mia compagna di esultanze), è interessante vedere “saltare” la telecamera dopo un gol: l’effetto sembra dovuto ai tifosi che spingono il cameraman per festeggiare.

Parrebbe – ma è meglio usare il condizionale, d’altronde ho giocato soltanto tre partite – che il pallone, durante la corsa o i controlli, non sia più attaccato al piede ma che si comporti in modo più realistico rispetto al passato.

Tornando al capitolo highlights, quelli di Fifa 15 sembrano essere più cool, dato che, oltre ai tiri in porta, vengono mostrati anche il calcio di inizio, i contrasti più interessanti, gli incoraggiamenti tra giocatori, alcuni falli dovuti ad una trattenuta di maglietta che – MIRACOLO – si allunga e, dulcis in fundo, nel replay di ogni gol, si sente l’urlo del telecronista; tasto dolente, quello della telecronaca: è in inglese ed è parecchio più completa ed interessante di quella italiana del dinamico duo Caressa-Bergomi, ora occorrerà attendere le novità portate dal simpatico Pardo, sono fiducioso.

Ho trovato fastidiosa, dopo essermi abituato nel corso degli scorsi mesi, la possibilità di saltare le animazioni sulle rimesse: questa scelta potrebbe essere dannosa durante le sessioni multiplayer, perché è facile regalare palla all’avversario, pigiando di continuo il tasto per il passaggio (che permette di skippare le parti in cui il proprio calciatore va a recuperare la palla). Belli da vedere sia i portieri che chiedono il pallone ai raccattapalle, al fine di velocizzare la rimessa in gioco, sia le nuove scarpe bicolore della Puma, che abbiamo avuto modo di vedere indossate anche da alcuni giocatori della nazionale italiana durante i mondiali.

Le uniche critiche da appuntare, per quanto riguarda la grafica, sono che la lavagna luminosa per i cambi è poco definita e stride con tutto ciò che la circonda e, soprattutto, ho notato alcune compenetrazioni di poligoni durante i contrasti e le animazioni che precedono un calcio d’angolo, davvero fastidiose.

Attendo il 25 settembre (o meglio il 20, avendo l’EA Access) con molta speranza ma, nel frattempo, proverò anche la demo di PES programmata per il 17 di questo mese.

EDIT: dopo uno scambio di opinioni con l’amico Piercarlo ed a seguito di una nuova prova approfondita, sono venuto a conoscenza di una sorta di bug che, sfruttando la posizione quasi sempre avanzata dei portieri, permette agli attaccanti di segnare dal vertice dell’area di rigore, con un semplice e spettacolare tiro a giro (che si effettua premendo contemporaneamente il tasto del tiro ed il grilletto destro).

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